Era ora

Ciucci si è dimesso

Pensiamo che il dottor Ciucci abbia fatto bene a dimettersi dalla presidenza dell’Anas semmai ci preoccupa che le dimissioni non siano immediate. La situazione delle strade italiane, come l’abbiamo vista negli ultimi mesi, è a dir poco disastrata e non si può dire che sia il destino cinico e baro. Il pilone sull'autostrada A19 Palermo-Catania, caduto lo scorso 10 aprile, è solo l'ultimo dei crolli che hanno messo in ginocchio negli ultimi due anni la rete stradale del mezzogiorno. Nel 2013, il ponte lungo la statale 115 che collega Agrigento con Sciacca, si squarciò a metà. Il 7 luglio dello stesso anno, sulla statale 626 che collega Campobello di Licata, Ravanusa, Canicattì, le carreggiate di un ponte si piegarono verso il basso a causa di un cedimento strutturale, toccando il fondo da un'altezza di quattro metri. Sulla statale Palermo-Agrigento, un viadotto inaugurato alla vigilia di Natale è crollato dopo appena una settimana. A marzo è crollato del viadotto Italia sulla Salerno Reggio Calabria. Il 10 aprile un pilone dell'autostrada A19 Palermo-Catania ha ceduto tra gli svincoli di Scillato e Tremonzelli. Il ministro Delrio ha detto che la situazione è tale che l’intero ponte dovrà essere demolito. Visto che non siamo stati oggetto di bombardamento, la sola che pure potrebbe giustificare una simile serie di sciagure, non resta che pensare all’incompetenza. Per questo l’intervista mandata in onda da Report, sulla televisione di Stato, al presidente Ciucci ci ha convinto, come crediamo abbia convinto milioni di telespettatori, di avere la persona sbagliata a fronteggiare una simile emergenza e crediamo vi sarebbe materia per la magistratura. Il presidente dell’Anas riusciva a negare l’evidenza, ovvero che il tracciato della statale Maglie Leuca, 44 km che attendono di essere rifatti da 15 anni, passa sopra una serie di discariche che sono lì dagli anni ‘80 e nessuno le ha viste e ancora Ciucci non le vedeva. Non le ha viste comunque il consorzio di imprese a cui Anas ha affidato i lavori, escludendo chi pure aveva vinto il concorso. Ciucci imperturbabile, davanti alle carte, come se fosse normale costruire le strade sulle discariche. Poi la notizia incredibile che tutto crolla.

Roma, 14 Aprile 2015